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Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
La mosca

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Ti scaccio, ma resisti;

plani sul palmo, dove

prima c’era un chiodo

e poi sui libri e i loro tarli,

in fila nei funerali delle idee…

 

Riparti in picchiata,

non ti arrendi

e sei sulla stampante

sui biglietti ancora intatti

di un viaggio che non feci,

di neve,

nell’affondo in una cioccolata

blu Danubio…

 

Mi alzo

e mi sembri assai più reale

                          dell’irreale;

con le zampette tergi gli acari

da quel ritratto interrotto,

con le conchiglie rosa carne

appena abbozzate,

incollate su un collage bucato…

 

Ormai sei mia,

ferma sul nodo di legno

della mia scrivania

e mangi le lettere della tastiera

con torva avidità.

 

Ecco, ti ho catturato,

cara mosca inopportuna

e roditrice!

 

E tuttavia poi ci ripenso,

apro la mano;

Ti lascio stare.

 

In fondo c’è una coppa vuota

ed io, ora,

devo andare…

 Franca Colozzo - 01/12/2022 23:25:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Il rispetto per tutte le creature, anche a volte le più fastidiose, si riflette nella nostra capacità di amare la natura e di saperci adattare all’ambiente in cui viviamo.
Riesci, cara Annalisa, a trattare argomenti difformi sempre con eleganza e disinvoltura. Un caro saluto.

 SilviaDeAngeliss - 30/11/2022 21:47:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Trovo molto saggio, il rispetto per la natura, anche se talvolta "alcuni suoi membri" sono davvero fastidiosi!
Un saluto poetessa
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